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Che Dio ti benedica (che fica) - Pino Daniele

Pino Daniele canta che Dio ti benedica

Pino Daniele e le cose semplici.

Questo lavoro del grande cantautore napoletano , che ci ha lasciati da, poco sintetizza in modo efficace il suo spirito. Non è un testo eccezionale, anzi, lo trovo piuttosto mediocre, ma riassume in se i principali valori del compositore: semplicità, ingenuità e una capacità di gioire delle cose semplici che definirei addirittura pascoliana, facendo rifermento al grande poeta e alla sua filosofia del fanciullo. La filosofia del fanciullo è proprio questa: il saper gioire delle cose semplici, esattamente come fa il bambino davanti alla fetta di polenta o al giocattolino in legno. Per dirla in altre parole Pino Daniele è rimasto semplice, non se la tira!

Un ragazzo sfigato davanti ad una grande fica.

La canzone è dedicata ad una donna, ma non alla donna angelicata decantata da Dante e dagli scrittori del dolce stil novo, ma ad una bella figa incontrata in un locale notturno. Una di quelle ragazze che si fanno guardare, perché, ipotizzo, hanno una bella gamba, una bella camminata e una gonna sufficientemente corta. E allora l'autore, come uno sfigato sedicenne, resta ore in un locale solo per guardarla. E intanto sogna, come ogni adolescente, di essere un grande play boy, di essere in grado di conquistarla, in una sola ora, e, naturalmente, di portarla a letto.
Non cadiamo in equivochi: non è che con questa canzone Pino Daniele voglia vantarsi di essere un grande cuccadores, un vero figo! Cadreste in un puerile tranello. È esattamente il contrario, si mette nei panni del ragazzino sfigato, che non può fare altro che stare a guardare e sognare quello che vorrebbe fare, quello che vorrebbe essere (si noti che per farsi coraggio è ubriaco e deve bere una coca cola per tirarsi su).

Grandi arrangiamenti e contaminazioni.

Ovviamente questa canzone, come tutte le sue grandi canzoni, non si fa apprezzare tanto per il testo, quanto per gli spettacolari arrangiamenti che vi sono dietro. Tanto spettacolari da aver attratto nel palco di alcune sue tourneè personaggi del calibro di Pat Metheny ed Eric Clapton. E la magia scocca proprio qui: anche gli arrangiamenti, seppur magistrali, vengono messi li con una tale facilità ed una tale semplicità da sembrare puerili come il testo. Ma questa non è mediocrità: è genio puro!
Abbiamo un sacco di cantautori in Italia, alcuni davvero bravi. Anche tra i giovani stanno emergendo figure eccellenti, ma il vuoto che lascia Pino Daniele difficilmente sarà riempito. Nessuno fino ad ora era riuscito così bene a fondere blues di primissimo livello, cultura popolare e musica napoletana senza mai farli stridere. È come riuscire a fare un'ottima pietanza con maionese, Nutella e crauti.

Testo di Che Dio ti benedica di Pino Daniele.

Meno male che ho trovato un bel posto
Tutta la notte ci resterò
sabato sera argento vivo addosso
sei ancora in ufficio però
Dammi solo un'ora baby
un'ora per cambiare per farmi rimorchiare
Dammi solo un'ora baby
che Dio ti benedica
che fica
meno male che si può ballare
l'uno sull'altro addosso così
sono le quattro non guardarmi male
ho bevuto troppo si
Dammi solo un'ora baby
e un po' di coca-cola
che mi graffi la gola
Dammi solo un'ora baby
che Dio ti benedica
che fica
ho bisogno di qualcuno
che mi tiri un po' più su
perché sono un insicuro
non riesco neanche più!
Quando cammina si fa guardare
sembra la scena di un film
ed è arrapato come un animale
si guarda intorno si
Dammi solo un'ora baby
un'ora per cambiare per farmi rimorchiare
Dammi solo un'ora baby
che Dio ti benedica
che fica
ho bisogno di qualcuno
che mi tiri un po' più su
perché sono un insicuro
non riesco neanche più!
Che strana combinazione
tu chiamala complicità
che strana....uuuuh...sarà, Che strana combinazione
, tu chiamala complicità che strana....uuuuh...sarà
Dammi solo un'ora baby
un'ora per cambiare per farmi rimorchiare
Dammi solo un'ora baby che Dio ti benedica
che fica

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