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Testi di ieri e testi di oggi

Corsi e ricorsi storici.

La musica è cambiata molto nel corso di questi decenni, e, allo stesso modo, sono cambiati i testi. Soprattutto i temi. Si potrebbe quasi tracciare una linea che parte dagli anni 50 ed arriva fino ad oggi. Anzi, voglio fare il contrario! Partire da oggi e tornare indietro.
Di cosa parlano i testi oggi? D'amore, d'amore, d'amore... siamo tornati agli anni '60, quelli prima della rivoluzione sessuale intendo. Forse le differenze da quei testi sono principalmente due:
  1. il pessimismo: si parla sempre di amori falliti o di amori che vivono situazioni difficili (non solo dal punto di vista affettivo, ma anche di ingerenza economica, sociale o di problemi di salute).
  2. la volgarità: soprattutto i cantanti RAP amano infarcire le proprie canzoni con espressioni volgari e palesi riferimenti al sesso. Si tratta di una semplice, banale ed inutile imitazione dei rapper d'oltreoceano.
Anche la lentezza delle canzoni ne ha ridotto notevolmente il numero di strofe, e, anche sotto questo aspetto, ci riporta indietro. Mancano gli autori o, meglio, gli autori sono gli stessi di 50 anni fa. Gli interpreti sono nuovi, ma anche questi ricordano quelli del pre sessantotto. Passatemi una battuta, ma se negli anni 80/90 ascoltavi Al Bano lo facevi di nascosto perchè ti vergognavi, oggi, rispetto ai nuovi talenti, lo si può considerare rock!

Gli anni 80 e 90.

Gli anni tra i 90 e il 2000 erano dominati dal no-limits! Tutto doveva essere estremo, la musica disco era Tecno o Hard Core, il rock era metallo pesante ed anche la musica italiana ha avuto un suo momento "forte" con i Litfiba, Ligabue, Jovanotti, 99 Posse, tutti sostituiti da Povia, Marco Carta e Arisa. Anche i testi erano estremi, da banali canzoni che ripetevano all'infinito "there's no limits" a Vita Spericolata di Vasco Rossi. Anche Ligabue con "non è tempo per noi", i Litfiba con "el diablo", Jovanotti con "attaccami la spina" si erano perfettamente adeguati. Il tema principale era: nessun tema! Solo casino e adrenalina pura!
Negli anni 80, tornavano i temi degli anni 45-50 degli Stati Uniti, ovvero l'ottimismo, la spensieratezza, il vivere alla giornata. Un vivere alla giornata positivo, come dire, me ne sbatto, mi diverto, tanto le cose domani andranno meglio. Era la risposta alla crisi dei valori degli anni '70, al fallimento dei grandi ideali. I testi erano volutamente superficiali, e sono culminati alla fine degli anni 80 col demenziale. Parlando di testi superficiali, come non pensare a Rock'n'roll robot di Camerini o alzati la gonna della Steve Rogers band e la notte vola di Lorella Cuccarini? Il demenziale arriverà dopo, con Charlie e il suo faccia da pirla e Francesco Salvi con c'è da spostare una macchina.

I cantautori.

Gli unici coerenti sono sempre stati i cantautori. Forse l'unica variazione forte c'è stata dopo l'89 con la caduta del muro di Berlino, e, di conseguenza, l'abbandono della politica nei testi (ma che in fondo era sempre stata velata, più che di politica si parlava di ideali, o, per citare Guccini "cercavamo tutti di imitare Bob Dylan").
Testi da scrivere c'è ne sono ancora molti. Spero che finisca questa fase deprimente, in cui ci si limita ad imitare i cantanti d'oltreoceano, e si cominci a scrivere qualcosa di buono.

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